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Agenzia formativa dell'Istituto "P. Gobetti A.Volta"

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Analisi dei Fabbisogni Formativi Territoriali 2017

 

L'Agenzia Formativa "Volta Formazione", interna all'Istituto Statale di Istruzione "Gobetti Volta", ha sempre avuto l'obiettivo di fornire ai giovani diplomati opportunità formative che andassero nella direzione di profili di ulteriore specializzazione ai giovani diplomati, per venire incontro alle esigenze di innovazione provenienti dalle aziende del territorio e dare ai corsisti opportunità di realizzazione e di soddisfazione personale.

Si è posta anche l'obiettivo di offrire opportunità anche a quella fetta di giovani particolarmente in difficoltà che non riescono a completare il percorso di studi e devono essere riorientati verso percorsi più professionalizzanti in grado di far emergere le attitudini e  riportarli in un circuito di istruzione/formazione parallelo in grado di offrire una qualifica professionale spendibile facilmente nel mercato del lavoro territoriale.

Fra i punti di forza della scuola c'è da segnalare la disponibilità di laboratori ben attrezzati, in cui i giovani in formazione possono praticare la didattica laboratoriale, a cui si è aggiunta recentemente l'opportunità offerte dalle dotazioni di avanguardia fornite dal Laboratorio Territoriale "Campus per l'innovazione del Made in Florence", di cui l'Istituto è capofila e coordinatore delle attività. La scelta di calendarizzare i corsi di formazione erogati al pomeriggio, quando la scuola è chiusa, consente all'Agenzia Formativa di disporre dell'uso dei laboratori di Informatica e di Lingue e di portare il rapporto fra le ore di didattica laboratoriale rispetto alle ore di didattica frontale ad un livello inusitato e maggiormente rispondente alle nuove tendenze di formazione on the job, di didattica veloce, oltre alla possibilità di utilizzare le nuove metodologie di organizzazione dei progetti.

Un altro naturale punto di forza è costituito dalle competenze interne derivanti dalla presenza di 5 indirizzi fra cui:
- il Tecnico Informatico e Telecomunicazioni e il Tecnico Comunicazione e Marketing, in grado di fornire, con l'appoggio dei rapporti stretti con vari dipartimenti universitari, risposte dirette alle esigenze di innovazione tecnologica delle aziende. Opportunità di offerta spcialistica di formazione proviene dalla partecipazione dell'Istituto al polo della Robotica e Meccatronica della Regione Toscana e dalla qualifica di Agenzia Locale Cisco, per il networking e dall'adesione al WDP (Workforce Development Program ) di Oracle University, che permette di erogare formazione ufficiale Oracle sul linguaggio di programmazione Java e sui Database;
- il Liceo Linguistico, recentemente potenziato dalla presenza dell'opzione "Italo-Inglese" legata a Cambridge, in grado di fornire risposta alle crescenti esigenze formative del territorio sulla competenza specifica nelle lingue straniere proveniente dai giovani in cerca di occupazione e dai dipendenti delle aziende che hanno l'esigenza di essere presenti sui mercati esteri, oltre alla possibilità di fornire risposta alle esigenze formative dei tanti giovani stranieri in difficoltà presenti nel nostro territorio;
- il Liceo Scientifico e in generale i docenti del biennio che sono specializzati nel recupero delle competenze di base.

Per questi motivi, l'Agenzia Formativa è stata presente in questi anni sul territorio con corsi di specializzazione post-diploma, corsi di qualifica e corsi rivolti ad alunni drop-out, in collaborazione con le varie agenzie formative con cui ha stretto forti rapporti. Per gli stessi motivi l'Agenzia ha intenzione di fornire in futuro corsi di formazione dello stesso tipo, oltre ad offrire, come già aveva fatto nel quadriennio 2010-2014 con il progetto Centri Formativi Territoriali, corsi on the job brevi, della durata variabile da 30 a 100 ore, rivolti a giovani in cerca di specializzazione e al personale delle aziende del territorio, non solo in forma finanziata FSE ma anche senza finanziamento.

Le scelte di cui sopra sono confortate dai riscontri avuti con il Comune di Bagno a Ripoli, che è il partner naturale della scuola nei progetti di formazione, dalle indagini svolte dagli uffici locali  preposti sulle aziende del territorio e dagli studi regionali sulle tendenze del mercato del lavoro e sulle esigenze formative delle aziende.

A questo riguardo si riportano delle sintesi dal recente (marzo 2017) studio dell'IRPET sull'analisi dei fabbisogni professionali che incoraggiare le nostre intenzioni di lavoro nel settore della formazione.

Da una indagine svolta per indagare sui fabbisogni formativi del sistema produttivo toscano  e sull’organizzazione di corsi di formazione per inoccupati e disoccupati, le risposte sono state raccolte in tre categorie: la fase della catena del valore a cui la figura professionale corrisponde, il tipo di competenza ricercato, la modalità di erogazione dell’eventuale corso su cui la formazione professionale dovrebbe puntare.

Alcune  imprese  tendono  a  identificare  i  propri  desiderata  in  base  ai  diversi momenti  che  caratterizzano  la  produzione  di  un  bene  e  di  un  servizio,  altre  elencano  le conoscenze-competenze, trasversali, di base o più specifiche che il singolo lavoratore dovrebbe possedere,  mentre  altre  ancora  si  soffermano  sul  tipo  di  organizzazione  dei  corsi,  al  di  là  del mero contenuto.

Più  specificatamente,  il  maggior  numero  di  risposte (60,3%)  identifica  una  figura professionale corrispondente a una precisa fase della filiera. Le più richieste sono quelle legate alla  produzione  di  beni  o  servizi,  che  posseggono  quindi  competenze  tecniche  specifiche, che esprimono la necessità  di  formare  personale  in  grado  di  entrare immediatamente  nel  ciclo  produttivo,  perché  in  possesso  di  capacità  tecniche  e  pratiche,  oggi non acquisite all’interno di un percorso di istruzione tradizionale.

Il  secondo  gruppo  di  risposte  fa  invece riferimento  a  competenze  trasversali  rispetto alle diverse filiere. Tra queste spiccano le lingue straniere e l’informatica base, rispetto alle quali sia  le  scuole  che  le  università  non  riescono  a  fornire  una  preparazione  in  grado  di  superare  il mero  livello  di  base.  Non  mancano  poi  le  richieste  relative  alle  cosiddette  competenze trasversali,  che  richiamano  ancora  una  volta  la  distanza  tra  mondo  dell’istruzione  e  della formazione  e  mondo  del  lavoro.  Le  imprese  lamentano  cioè  le  difficoltà  di  adattamento all’ambiente aziendale, la scarsa autonomia, l’incapacità di risolvere i problemi e di lavorare in gruppo. In alcuni casi viene evocata una cultura del lavoro che ha teso a penalizzare i mestieri manuali,  contribuendo  a  determinare  una  carenza  di  giovani  tra  le  professioni  tecniche  e artigianali una volta molto diffuse nel nostro territorio.

Le restanti risposte si  sono orientate sui  metodi  con  i  quali  i  corsi  di formazione  dovrebbero  essere  organizzati.  Il  problema,  secondo  molte  imprese,  non  consiste tanto  nell’identificare  le  figure  o  le  competenze  di  cui  c’è  bisogno,  ma  nell’incentivare  una formazione professionale poco collegata alle imprese, in cui l’esperienza diretta in azienda è assente   o   limitata.   Quello   che   si   auspica   è   invece   una   diffusione   dei   percorsi   ispirati all’alternanza tra scuola e lavoro e all’acquisizione di formazione on the job.

Le  nuove  tendenze  nella  filiera  turistica aprono  spazi  per  la  nascita  di  start  up  innovative,  specializzate nell'offerta  di  servizi  avanzati  alle  imprese  del  settore.  Si  tratta  in  questo  caso  di  affiancare  conoscenze legate  specificatamente  al  turismo  e  all'ospitalità  con  competenze  traversali  proprie  dell'ICT: sviluppatori informatici, designer, esperti di user experience, marketinge distribution manager, data analyst.

In  generale,  un'esigenza  trasversale  è  il  reperimento  di  personale  che  a  tutti  i  livelli  siano  competenti nell'utilizzo  dei software  gestionali più  diffusi,  di internet e  dei social  media. 

Le  figure  professionali tradizionali  devono  cioè  conoscere  il  ruolo  di  tali  strumenti  nell'attuale  filiera  del  turismo  e  saperli  usare. Inoltre,  altrettanto  pervasiva  deve  essere  la  capacità  di  comunicare  i prodotti  tipici e  l'offerta  culturale  e paesaggistica del territorio.

Su tali elementi è importante anche l'aggiornamento permanente degli occupati e degli stessi imprenditori, soprattutto nel caso di imprese di piccole dimensioni.

A proposito delle modalità di passaggio delle competenze, si insiste sulla centralità dell'esperienza diretta, indipendentemente dalla forma scelta per realizzarla. Si ritiene necessario insegnare sul campo le mansioni per periodi abbastanza lunghi, anticipando l'accesso nel mercato del lavoro alla fase formativa e disporre di formatori provenienti  dalla filiera turistica e quindi naturalmente aggiornati sulle tendenze in atto. 

Più  difficile  appare  il  reperimento  di  formatori  competenti  per  le  figure  professionali  emergenti  legate  al web e ai social media, sulla cui abilità incide anche una componente generazionale.

Queste considerazioni sono in linea con le aspettative e ci portano a considerare che è utile fornire percorsi professionalizzanti, di breve durata su esigenze formative specifiche: inglese tecnico (ma non solo inglese) con certificazione esterna, corsi di specializzazione informatica e sul network anch'essi supportati da certificazione esterna, corsi sulla comunicazione aziendale e sull'immagine, corsi per la gestione di CMS e piattaforme di e-commerce, corsi sull'organizzazione dei gruppi di lavoro.

Per superare le incertezze dovute all'esito dei bandi di partecipazione ai finanziamenti regionali e dare continuità alle azioni formative, è necessario istituire una offerta dei corsi di cui sopra finanziati con il contributo degli utenti, senza finanziamento FSE,  erogati però  con i normali meccanismi di gestione della qualità, nella forma di corsi riconosciuti dalla Regione Toscana.

L'opportunità offerta dalla presenza nella scuola di una ONLUS che raccoglie e valorizza le esperienze lavorative dei diplomati dell'istituto è una grossa opportunità di reperimento di competenze specialistiche spendibili nelle attività formative.

 

 

 

 

 

 

 

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