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L'Agenzia Formativa "Volta Formazione", interna all'Istituto Statale di Istruzione "Gobetti Volta", ha sempre avuto l'obiettivo di fornire ai giovani diplomati opportunità formative che andassero nella direzione di profili di ulteriore specializzazione ai giovani diplomati, per venire incontro alle esigenze di innovazione provenienti dalle aziende del territorio e dare ai corsisti opportunità di realizzazione e di soddisfazione personale.
Si è posta anche l'obiettivo di offrire opportunità anche a quella fetta di giovani particolarmente in difficoltà che non riescono a completare il percorso di studi e devono essere riorientati verso percorsi più professionalizzanti in grado di far emergere le attitudini e riportarli in un circuito di istruzione/formazione parallelo in grado di offrire una qualifica professionale spendibile facilmente nel mercato del lavoro territoriale.
Fra i punti di forza della scuola c'è da segnalare la disponibilità di laboratori ben attrezzati, in cui i giovani in formazione possono praticare la didattica laboratoriale, a cui si è aggiunta recentemente l'opportunità offerte dalle dotazioni di avanguardia fornite dal Laboratorio Territoriale "Campus per l'innovazione del Made in Florence", di cui l'Istituto è capofila e coordinatore delle attività. La scelta di calendarizzare i corsi di formazione erogati al pomeriggio, quando la scuola è chiusa, consente all'Agenzia Formativa di disporre dell'uso dei laboratori di Informatica e di Lingue e di portare il rapporto fra le ore di didattica laboratoriale rispetto alle ore di didattica frontale ad un livello inusitato e maggiormente rispondente alle nuove tendenze di formazione on the job, di didattica veloce, oltre alla possibilità di utilizzare le nuove metodologie di organizzazione dei progetti.
Un altro naturale punto di forza è costituito dalle competenze interne derivanti dalla presenza di 5 indirizzi fra cui:
- il Tecnico Informatico e Telecomunicazioni e il Tecnico Comunicazione e Marketing, in grado di fornire, con l'appoggio dei rapporti stretti con vari dipartimenti universitari, risposte dirette alle esigenze di innovazione tecnologica delle aziende. Opportunità di offerta spcialistica di formazione proviene dalla partecipazione dell'Istituto al polo della Robotica e Meccatronica della Regione Toscana e dalla qualifica di Agenzia Locale Cisco, per il networking e dall'adesione al WDP (Workforce Development Program ) di Oracle University, che permette di erogare formazione ufficiale Oracle sul linguaggio di programmazione Java e sui Database;
- il Liceo Linguistico, recentemente potenziato dalla presenza dell'opzione "Italo-Inglese" legata a Cambridge, in grado di fornire risposta alle crescenti esigenze formative del territorio sulla competenza specifica nelle lingue straniere proveniente dai giovani in cerca di occupazione e dai dipendenti delle aziende che hanno l'esigenza di essere presenti sui mercati esteri, oltre alla possibilità di fornire risposta alle esigenze formative dei tanti giovani stranieri in difficoltà presenti nel nostro territorio;
- il Liceo Scientifico e in generale i docenti del biennio che sono specializzati nel recupero delle competenze di base.
Per questi motivi, l'Agenzia Formativa è stata presente in questi anni sul territorio con corsi di specializzazione post-diploma, corsi di qualifica e corsi rivolti ad alunni drop-out, in collaborazione con le varie agenzie formative con cui ha stretto forti rapporti. Per gli stessi motivi l'Agenzia ha intenzione di fornire in futuro corsi di formazione dello stesso tipo, oltre ad offrire, come già aveva fatto nel quadriennio 2010-2014 con il progetto Centri Formativi Territoriali, corsi on the job brevi, della durata variabile da 30 a 100 ore, rivolti a giovani in cerca di specializzazione e al personale delle aziende del territorio, non solo in forma finanziata FSE ma anche senza finanziamento.
Le scelte di cui sopra sono confortate dai riscontri avuti con il Comune di Bagno a Ripoli, che è il partner naturale della scuola nei progetti di formazione, dalle indagini svolte dagli uffici locali preposti sulle aziende del territorio e dagli studi regionali sulle tendenze del mercato del lavoro e sulle esigenze formative delle aziende.
A questo riguardo si riportano delle sintesi dal recente (marzo 2017) studio dell'IRPET sull'analisi dei fabbisogni professionali che incoraggiare le nostre intenzioni di lavoro nel settore della formazione.
Da una indagine svolta per indagare sui fabbisogni formativi del sistema produttivo toscano e sull’organizzazione di corsi di formazione per inoccupati e disoccupati, le risposte sono state raccolte in tre categorie: la fase della catena del valore a cui la figura professionale corrisponde, il tipo di competenza ricercato, la modalità di erogazione dell’eventuale corso su cui la formazione professionale dovrebbe puntare.
Alcune imprese tendono a identificare i propri desiderata in base ai diversi momenti che caratterizzano la produzione di un bene e di un servizio, altre elencano le conoscenze-competenze, trasversali, di base o più specifiche che il singolo lavoratore dovrebbe possedere, mentre altre ancora si soffermano sul tipo di organizzazione dei corsi, al di là del mero contenuto.
Più specificatamente, il maggior numero di risposte (60,3%) identifica una figura professionale corrispondente a una precisa fase della filiera. Le più richieste sono quelle legate alla produzione di beni o servizi, che posseggono quindi competenze tecniche specifiche, che esprimono la necessità di formare personale in grado di entrare immediatamente nel ciclo produttivo, perché in possesso di capacità tecniche e pratiche, oggi non acquisite all’interno di un percorso di istruzione tradizionale.
Il secondo gruppo di risposte fa invece riferimento a competenze trasversali rispetto alle diverse filiere. Tra queste spiccano le lingue straniere e l’informatica base, rispetto alle quali sia le scuole che le università non riescono a fornire una preparazione in grado di superare il mero livello di base. Non mancano poi le richieste relative alle cosiddette competenze trasversali, che richiamano ancora una volta la distanza tra mondo dell’istruzione e della formazione e mondo del lavoro. Le imprese lamentano cioè le difficoltà di adattamento all’ambiente aziendale, la scarsa autonomia, l’incapacità di risolvere i problemi e di lavorare in gruppo. In alcuni casi viene evocata una cultura del lavoro che ha teso a penalizzare i mestieri manuali, contribuendo a determinare una carenza di giovani tra le professioni tecniche e artigianali una volta molto diffuse nel nostro territorio.
Le restanti risposte si sono orientate sui metodi con i quali i corsi di formazione dovrebbero essere organizzati. Il problema, secondo molte imprese, non consiste tanto nell’identificare le figure o le competenze di cui c’è bisogno, ma nell’incentivare una formazione professionale poco collegata alle imprese, in cui l’esperienza diretta in azienda è assente o limitata. Quello che si auspica è invece una diffusione dei percorsi ispirati all’alternanza tra scuola e lavoro e all’acquisizione di formazione on the job.
Le nuove tendenze nella filiera turistica aprono spazi per la nascita di start up innovative, specializzate nell'offerta di servizi avanzati alle imprese del settore. Si tratta in questo caso di affiancare conoscenze legate specificatamente al turismo e all'ospitalità con competenze traversali proprie dell'ICT: sviluppatori informatici, designer, esperti di user experience, marketinge distribution manager, data analyst.
In generale, un'esigenza trasversale è il reperimento di personale che a tutti i livelli siano competenti nell'utilizzo dei software gestionali più diffusi, di internet e dei social media.
Le figure professionali tradizionali devono cioè conoscere il ruolo di tali strumenti nell'attuale filiera del turismo e saperli usare. Inoltre, altrettanto pervasiva deve essere la capacità di comunicare i prodotti tipici e l'offerta culturale e paesaggistica del territorio.
Su tali elementi è importante anche l'aggiornamento permanente degli occupati e degli stessi imprenditori, soprattutto nel caso di imprese di piccole dimensioni.
A proposito delle modalità di passaggio delle competenze, si insiste sulla centralità dell'esperienza diretta, indipendentemente dalla forma scelta per realizzarla. Si ritiene necessario insegnare sul campo le mansioni per periodi abbastanza lunghi, anticipando l'accesso nel mercato del lavoro alla fase formativa e disporre di formatori provenienti dalla filiera turistica e quindi naturalmente aggiornati sulle tendenze in atto.
Più difficile appare il reperimento di formatori competenti per le figure professionali emergenti legate al web e ai social media, sulla cui abilità incide anche una componente generazionale.
Queste considerazioni sono in linea con le aspettative e ci portano a considerare che è utile fornire percorsi professionalizzanti, di breve durata su esigenze formative specifiche: inglese tecnico (ma non solo inglese) con certificazione esterna, corsi di specializzazione informatica e sul network anch'essi supportati da certificazione esterna, corsi sulla comunicazione aziendale e sull'immagine, corsi per la gestione di CMS e piattaforme di e-commerce, corsi sull'organizzazione dei gruppi di lavoro.
Per superare le incertezze dovute all'esito dei bandi di partecipazione ai finanziamenti regionali e dare continuità alle azioni formative, è necessario istituire una offerta dei corsi di cui sopra finanziati con il contributo degli utenti, senza finanziamento FSE, erogati però con i normali meccanismi di gestione della qualità, nella forma di corsi riconosciuti dalla Regione Toscana.
L'opportunità offerta dalla presenza nella scuola di una ONLUS che raccoglie e valorizza le esperienze lavorative dei diplomati dell'istituto è una grossa opportunità di reperimento di competenze specialistiche spendibili nelle attività formative.